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MENS SANA IN CORPORE SANO, scriveva nelle sue Satire il poeta latino Giovanale 20 secoli fa. Una frase divenuta di uso comune ai nostri tempi, e che noi di Vivi Fisicamente cerchiamo di promuovere costantemente nella nostra palestra e nel nostro portale online.

Ma cosa significa esattamente? Significa che la salute della mente e del corpo sono imprescindibili l’una dall’altro. Ma se ormai abbiamo imparato (o perlomeno “dovremmo” aver imparato) a curare il corpo, esattamente come ci si prende cura della mente?

Sono numerosissimi gli studi che certificano il fatto che lo stress, le preoccupazioni, un atteggiamento negativo verso la vita possano influire negativamente sul benessere del corpo e favorire il sopraggiungere di malattie.

La mente è l’unica cosa che possiamo controllare sempre, in qualunque momento. Anche nei momenti più bui possiamo scegliere come reagire. Sapevate che in media formuliamo circa 60mila pensieri al giorno? E che il 95% di essi è esattamente identico a quelli del giorno precedente?

E’ un dato incredibile, frutto di una mente stagnante. Tendiamo a soffermarci su quanto accaduto in passato, a preoccuparci di ciò che potrebbe accadere in futuro, a cosa c’è di sbagliato nella nostra vita. Ma raramente pensiamo a come migliorare le cose.

Sentiamo spesso dire che utilizziamo soltanto una piccolissima percentuale della nostra mente. Chi dice il 4%, chi dice il 10%. Spesso perché siamo vittime dell’abitudine. Vediamo ogni aspetto della nostra vita sempre allo stesso modo, entrando così in un loop senza fine, senza sbocchi.

La capacità più importante degli esseri umani, che li differenzia da tutte le altre specie viventi, è la capacità di immaginare.

Ogni cosa che vediamo intorno a noi è stata creata da qualcuno, dal nulla. Prima di essere realizzato fisicamente è stato ideato, progettato nella testa di qualcuno. Qualcuno che è uscito dal recinto dell’abitudine, ha immaginato e realizzato qualcosa che prima non esisteva.

Churchill disse: “Il prezzo della grandezza è essere responsabili di ciascuno dei nostri pensieri”. Assumendoci la totale responsabilità di ciò che pensiamo, possiamo raggiungere l’abitudine di ottenere un atteggiamento mentale tendenzialmente positivo che cambierà completamente la nostra vita ed il nostro modo di vedere le cose. Ricordiamoci che la mente è un muscolo, e come tutti i muscoli va allenato per mantenerlo in forma ed elastico. Evitiamo di logorarci sui soliti, inutili pensieri preoccupanti che ci logorano l’energia e, di conseguenza, il fisico. Assumiamoci la responsabilità di ogni singolo pensiero, rinunciando alla pericolosa abitudine di trarre sempre le solite conclusioni, di cadere nei consueti tranelli mentali: come reagire ad ogni situazione della vita, positiva o negativa che sia, dipende solo da noi e da come indirizziamo i nostri pensieri.

Nel suo capolavoro “Il monaco che vendette la sua Ferrari”, Robin Sharma racconta di una popolazione di Saggi che vive sulle vette dell’Himalaya. Essi hanno raggiunto la quiete e la pace di mente e spirito, diventando assolutamente padroni dei loro pensieri, al punto che – racconta l’autore – si infliggono piccole punizioni – come ad esempio trascorrere ore sotto una cascata gelata – ogni qualvolta formulino un pensiero negativo.

In questo libro Sharma propone una metafora molto interessante. Immaginiamo che la nostra mente sia un giardino fiorito e rigoglioso. Purtroppo, molte zone sono ricoperte di erbacce – i pensieri negativi – e osserviamo, spesso con indifferenza, tante persone che calpestano ed infangano il nostro meraviglioso giardino. Questo è ciò che NON dobbiamo permettere. Dobbiamo prenderci cura del nostro giardino quotidianamente, estirpando le erbacce prima che possano radicarsi in profondità, e non permettendo a niente e nessuno di entrarvi senza permesso.

Ricordiamoci che, come afferma lo stesso Sharma, la mente è un meraviglioso servitore…ma può diventare anche un padrone terribile.

Stefano Panza

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